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21.03.2016 - PNP (Piano Nazionale Prevenzione)
Progetto di Prevenzione Cardiovascolare
L’aumento dell’aspettativa di vita in Italia è consolidato. Secondi i dati del WHO (World Health Organization) World Health Statistics 2015 l’aspettativa di vita alla nascita è di 83 anni e in buona salute di 73 anni. La mortalità tra i 15 e i 60 anni si è dimezzata. Nel contempo, all’aumento di una popolazione anziana si assiste ad una marcata diminuzione delle nascite.
Si rende indispensabile rimodulare l’offerta dei servizi sanitari in base alle modifiche demografiche che determinano nuovi bisogni sanitari.
Il quadro epidemiologico evidenzia il prevalere delle malattie legate all’invecchiamento e alle condizioni socio-economiche, in particolare patologie cronico degenerative, cardiovascolari e tumorali.
Quindi è in crescita una popolazione che richiede un alto grado di protezione socio-sanitaria con la possibilità di cura a domicilio o in RSA (Residenza Sanitaria Assistita ) in rete con l’assistenza territoriale o con il Medico di Medicina Generale.
Per quanto riguarda le patologie cardiovascolari, si riscontra un aumento di nuovi eventi coronarici
Fascia d’età 35/69 anni x1.000 abitanti/anno
5,7 maschi
1,7 femmine
I costi dei ricoveri ospedalieri per IMA (Infarto Miocardico Acuto) e la spesa per interventi cardiochirurgici è stimata intorno ai 650 milioni di euro: l’equivalente dell’1% della spesa sanitaria nazionale. A questi dati si devono sommare le pensioni di invalidità concesse per le malattie cardiovascolari (31,2% del totale) più la spesa farmaceutica (i farmaci del sistema cardiovascolare assorbono, da soli, quasi la metà dell’intera spesa).
Da quanto sopra citato, si evince come il nuovo assetto demografico cambi la domanda di beni e servizi.
Il fenomeno influenzerà il bisogno di un maggiore numero di personale sanitario.
Oltre a ciò, risultano essere prioritari gli investimenti per ottimizzare lo status degli anziani attraverso la prevenzione e la promozione della salute al fine di produrre giovamento sulla qualità della vita.
Il PRP o Piano Regionale della Prevenzione, varato in attuazione del PNP, ha tra i principali obiettivi il contrastare l’insorgenza delle Malattie Cardiovascolari.
In questo contesto il PRP riconosce un ruolo particolare alla riduzione e al controllo dei fattori di rischio, fra le misure da adottare per impedire l’insorgenza di nuovi eventi patologici, sia nella popolazione generale che nei soggetti ad alto rischio. Inoltre il PRP promuove interventi di prevenzione cardiovascolare secondaria rivolta al monitoraggio, alla riduzione dei fattori di rischio, nonchè all’impiego di terapie efficaci in malati del sistema cardiocircolatorio, per ridurre la morbosità e la mortalità.
Il PRP, seguendo le linee operative dettate dal PNP, prevede quattro programmi che influiscono nell’ambito della prevenzione delle malattie cardiovascolari e cerebrovascolari:
Prevenzione primaria del rischio cardiovascolare
Prevenzione delle recidive degli accidenti cerebro vascolari
Gestione integrata del diabete per la prevenzione delle complicanze ( IGEA = Integrazione, Gestione e Assistenza ).
Prevenzione dell’obesità in età infantile ed adulta.
Sunto a cura di Ornella Grisanti, volontaria della nostra Associazione, del lavoro di S. Casciato tratto da “Prevenzione Integrazione e Continuità delle Cure. L’Infermiere a tutela della centralità della persona nella rete dei servizi”.
Edito da IPASVI Roma, 2010
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Federazione Nazionale IPASVI che racchiude i Collegi IPASVI di: Infermiere Professionale, Assistente Sanitaria e Vigilatrice d’Infanzia.
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